Modica e il suo prelibato cioccolato
Realizzato con una tecnica su generis che mantiene inalterate le proprietà organolettiche del cacao, il cioccolato di Modica da solo val bene una visita in città
Famoso in tutto il mondo, deve la sua unicità ad una consistenza granulosa e friabile e un aspetto ruvido, quasi grezzo, che conserva intatte tutte le caratteristiche del cacao. Un sapore unico che porta con sé il fascino e la suggestione di tradizioni e civiltà lontane nel tempo e nella storia. Infatti le origini del cioccolato di Modica si fanno risalire a numerosi secoli addietro.
Il metodo tradizionale di lavorazione dei semi di cacao prevedeva che questi, macinati e mischiati ad altre spezie, venissero sfregati sulla “metate”, una pietra ricurva poggiata su due basamenti trasversali, con uno speciale matterello in pietra, fino a ottenere una pasta consistente. Ma veniva utilizzato anche sciolto in acqua come bevanda. Quando gli spagnoli approdarono nel Nuovo Mondo, importarono una serie di nuovi generi alimentari fino ad allora sconosciuti in Europa, tra i quali i primi chicchi di cacao. Durante la loro dominazione in Sicilia, nel XVI secolo, introdussero la lavorazione del cioccolato nella Contea di Modica, allora la più grande e ricca del Regno di Sicilia.
Così, il cioccolato di Modica continuò ad essere prodotto secondo la tradizione, mentre nel resto d’Europa si passava ormai alla lavorazione di tipo industriale. E ancora oggi questa prelibatezza modicana segue una metodologia di preparazione artigianale. I semi di cacao macinati vengono riscaldati e mischiati a zucchero semolato e spezie (cannella o vaniglia). Il composto ottenuto viene mantenuto a una temperatura (max 40°) tale da non far sciogliere i cristalli di zucchero, che si mantengono intatti cosi’ da conferirgli la caratteristica consistenza granulosa. Il tutto viene poi amalgamato tramite una raffinatrice, ovvero un moderno “metate”. Questo particolare tipo di lavorazione, detto “a freddo”, consente di preservare inalterate le caratteristiche del cacao, eliminando la fase del “concaggio” che potrebbe far scomparire alcune fragranze originali. Il sapore del cioccolato modicano è unico nel suo genere, con un aroma inconfondibile di cacao tostato aromatizzato alla cannella e vaniglia, ma anche al peperoncino, alla carruba, al caffè, agli agrumi, senza aggiunta di burro o di altri grassi vegetali. Buonissimo sia nelle tradizionali tavolette che come bevanda. Un importante e dolcissimo patrimonio di cui Modica va orgogliosa e che è diventato oramai uno dei simboli della città stessa, tanto che dal 2003 esiste un Consorzio di Tutela del Cioccolato di Modica (CTCM) che si pone come obiettivo la valorizzazione e la salvaguardia di questa buonissima delizia.
Il metodo tradizionale di lavorazione dei semi di cacao prevedeva che questi, macinati e mischiati ad altre spezie, venissero sfregati sulla “metate”, una pietra ricurva poggiata su due basamenti trasversali, con uno speciale matterello in pietra, fino a ottenere una pasta consistente. Ma veniva utilizzato anche sciolto in acqua come bevanda. Quando gli spagnoli approdarono nel Nuovo Mondo, importarono una serie di nuovi generi alimentari fino ad allora sconosciuti in Europa, tra i quali i primi chicchi di cacao. Durante la loro dominazione in Sicilia, nel XVI secolo, introdussero la lavorazione del cioccolato nella Contea di Modica, allora la più grande e ricca del Regno di Sicilia.
Così, il cioccolato di Modica continuò ad essere prodotto secondo la tradizione, mentre nel resto d’Europa si passava ormai alla lavorazione di tipo industriale. E ancora oggi questa prelibatezza modicana segue una metodologia di preparazione artigianale. I semi di cacao macinati vengono riscaldati e mischiati a zucchero semolato e spezie (cannella o vaniglia). Il composto ottenuto viene mantenuto a una temperatura (max 40°) tale da non far sciogliere i cristalli di zucchero, che si mantengono intatti cosi’ da conferirgli la caratteristica consistenza granulosa. Il tutto viene poi amalgamato tramite una raffinatrice, ovvero un moderno “metate”. Questo particolare tipo di lavorazione, detto “a freddo”, consente di preservare inalterate le caratteristiche del cacao, eliminando la fase del “concaggio” che potrebbe far scomparire alcune fragranze originali. Il sapore del cioccolato modicano è unico nel suo genere, con un aroma inconfondibile di cacao tostato aromatizzato alla cannella e vaniglia, ma anche al peperoncino, alla carruba, al caffè, agli agrumi, senza aggiunta di burro o di altri grassi vegetali. Buonissimo sia nelle tradizionali tavolette che come bevanda. Un importante e dolcissimo patrimonio di cui Modica va orgogliosa e che è diventato oramai uno dei simboli della città stessa, tanto che dal 2003 esiste un Consorzio di Tutela del Cioccolato di Modica (CTCM) che si pone come obiettivo la valorizzazione e la salvaguardia di questa buonissima delizia.