Un frastagliato dedalo di strade e viuzze
L’inerpicarsi attraverso le pareti rocciose di case, palazzi e strade rendono la conformazione urbana della città un susseguirsi di anfratti ed angoli dalla rara suggestione
La fisionomia di Modica è tra le più affascinanti. Non è certo facile da immaginare. Infatti la sua non comune configurazione urbana è dovuta alle cave che sono alla base della conformazione territoriale.
Situata nell'area meridionale dei Monti Iblei, è stata definita la "città delle due città", Modica Alta e Modica Bassa, ovvero le due aree originarie in cui è divisa. La prima si sviluppò intorno al Castello, la seconda lungo i torrenti i cui alvei ormai da decenni sono stati coperti. A queste due si è aggiunto, a partire dagli anni sessanta del secolo scorso, il nuovo quartiere residenziale del Sacro Cuore, denominato tradizionalmente Modica Sorda.
Modica Alta è uno dei più antichi quartieri e si estendeva dalle mura settentrionali del Castello fino all’attuale Chiesa di San Giovanni. Le sue costruzioni quasi scalano le rocce della montagna: un insieme caratteristico di piccole e antiche casette arroccate che, con le loro caratteristiche luci, conferiscono al panorama l'aspetto di un suggestivo presepe.
Modica Bassa, fino ai primi del '900, era caratterizzata dalla presenza di due fiumi che la attraversavano, lo Ianni Mauro e Pozzo dei Prun, poi ricoperti a causa delle numerosi alluvioni. Essi percorrevano quello che adesso è il corso principale della città, Corso Umberto I, e si univano a formare il fiume Moticano (o Fiumara), corso d'acqua a carattere torrentizio della Sicilia sud-orientale. L'incontro tra i due corsi d'acqua avviene proprio sotto la Torretta dell'Orologio del Castello dei Conti di Modica. Sopra i due fiumi erano stati costruiti ben 17 ponti che univano le diverse sponde della città, tanto che Modica venne definita la città più caratteristica d'Italia, dopo Venezia, nelle prime edizioni dell'Enciclopedia Treccani. Modica Sorda è il nuovo punto residenziale, costruito negli ultimi anni. In origine era punto di passaggio di pellegrini, che si fermavano per rifocillarsi in una locanda, proprietà di una simpatica vecchietta sorda. Da lì prese il suo nome. Attualmente è un'area ricca di centri commerciali, negozi e palazzi moderni.
Modica alta e Modica bassa sono, ancora oggi, collegate da una serie di caratteristiche scale, la cui funzione originaria era di permettere agli abitanti di raggiungere il fiume nella parte bassa. Oggi queste scale costituiscono dei suggestivi itinerari alla scoperta del cuore pulsante della città.
Situata nell'area meridionale dei Monti Iblei, è stata definita la "città delle due città", Modica Alta e Modica Bassa, ovvero le due aree originarie in cui è divisa. La prima si sviluppò intorno al Castello, la seconda lungo i torrenti i cui alvei ormai da decenni sono stati coperti. A queste due si è aggiunto, a partire dagli anni sessanta del secolo scorso, il nuovo quartiere residenziale del Sacro Cuore, denominato tradizionalmente Modica Sorda.
Modica Alta è uno dei più antichi quartieri e si estendeva dalle mura settentrionali del Castello fino all’attuale Chiesa di San Giovanni. Le sue costruzioni quasi scalano le rocce della montagna: un insieme caratteristico di piccole e antiche casette arroccate che, con le loro caratteristiche luci, conferiscono al panorama l'aspetto di un suggestivo presepe.
Modica Bassa, fino ai primi del '900, era caratterizzata dalla presenza di due fiumi che la attraversavano, lo Ianni Mauro e Pozzo dei Prun, poi ricoperti a causa delle numerosi alluvioni. Essi percorrevano quello che adesso è il corso principale della città, Corso Umberto I, e si univano a formare il fiume Moticano (o Fiumara), corso d'acqua a carattere torrentizio della Sicilia sud-orientale. L'incontro tra i due corsi d'acqua avviene proprio sotto la Torretta dell'Orologio del Castello dei Conti di Modica. Sopra i due fiumi erano stati costruiti ben 17 ponti che univano le diverse sponde della città, tanto che Modica venne definita la città più caratteristica d'Italia, dopo Venezia, nelle prime edizioni dell'Enciclopedia Treccani. Modica Sorda è il nuovo punto residenziale, costruito negli ultimi anni. In origine era punto di passaggio di pellegrini, che si fermavano per rifocillarsi in una locanda, proprietà di una simpatica vecchietta sorda. Da lì prese il suo nome. Attualmente è un'area ricca di centri commerciali, negozi e palazzi moderni.
Modica alta e Modica bassa sono, ancora oggi, collegate da una serie di caratteristiche scale, la cui funzione originaria era di permettere agli abitanti di raggiungere il fiume nella parte bassa. Oggi queste scale costituiscono dei suggestivi itinerari alla scoperta del cuore pulsante della città.